19-27 novembre: Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

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L’impegno degli enti pubblici per limitare la produzione e lo smaltimento

Promuovere azioni per ridurre i rifiuti in tutta l’Europa, accrescere la consapevolezza sulle politiche europee e nazionali in materia ambientale e sottolineare le connessioni esistenti tra riduzione dei rifiuti, sviluppo sostenibile e lotta contro i cambiamenti climatici: sono alcuni degli obiettivi della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che quest’anno celebra in tutta Europa dal 19 al 27 novembre la sua terza edizione. ‘Prevenire è meglio che curare’ potrebbe essere lo slogan migliore per questa campagna di comunicazione ambientale, nata nell’ambito del Programma LIFE+ della Commissione Europea e incentrata sulla produzione e la raccolta dei rifiuti. Tutto il NordEst è impegnato nella riduzione dei rifiuti, favorendo quanto più possibile la minore produzione e il riciclaggio spinto, in modo da limitare al massimo il conferimento alle discariche e agli inceneritori.

 

Il Veneto ancorché a buon punto su questo fronte, si prefigge di migliorare ulteriormente. Lo stesso vale per il Trentino.

Maurizio Conte“Il Veneto è a primi posti a livello nazionale per la gestione dei rifiuti urbani – sottolinea Maurizio Conte, assessore alle politiche ambientali del Veneto – che supera da quattro anni l’obiettivo del 50% stabilito dal Piano Regionale Rifiuti. Stiamo parlando di una raccolta differenziata di qualità, che arriva al recupero di oltre la metà di quanto viene raccolto e che è garantita dai controlli dell’Osservatorio Regionale Rifiuti di ARPAV”.

I principali elementi di successo, che hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi sia nazionali che regionali, sono stati la capillare diffusione della raccolta separata della frazione organica, la raccolta domiciliare anche delle frazioni secche riciclabili, l’elevata presenza nel territorio di centri di raccolta, lo sviluppo notevole dell’industria del recupero e del riciclo e la pratica del compostaggio domestico, soprattutto nelle realtà rurali e montane.

In particolare la strategia dell’Unione Europea è basata sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti. Tale approccio permette di considerare i rifiuti non solo come una fonte d’inquinamento da ridurre ma anche come una potenziale risorsa da sfruttare. Il futuro della gestione dei rifiuti urbani veneti ha quindi ora due importanti obiettivi: la riduzione della quantità e pericolosità dei rifiuti e la promozione del riciclaggio. “Si tratta di un percorso difficile, in salita – commenta Conte – ma sicuramente stimolante, e sul quale il Veneto si sta già muovendo”.

Alberto PacherAnche il Trentino è a buon punto nella riduzione dei rifiuti da smaltire: per l’assessore all’ambiente Alberto Pacher “la Provincia Autonoma di Trento è tra le più avanzate sia per quanto riguarda la raccolta differenziata (con picchi che raggiungono in molti casi oltre il 70% – nella Val di Fiemme l’85%) che la riduzione dei rifiuti; materia, questa, che include una riorganizzazione a livello strutturale del sistema”. In questo senso la Provincia si sta muovendo sia nell’ambito della grande distribuzione (il tavolo Ecoacquisti per limitare l’impiego degli imballaggi a perdere) che nell’edilizia, attraverso il protocollo LEED volto a contenere l’utilizzo di risorse energetiche che per l’impiego di materiali del posto, preferibilmente con l’impiego massiccio del legno.

Nell’ambito della prevenzione sono già presenti nel territorio numerose iniziative, quali: pannolini lavabili ed eco sagre, l’uso dell’acqua del rubinetto, l’uso di borse riutilizzabili, mercatini dell’usato, prodotti alla spina e del vuoto a rendere. Si deve aggiungere il compostaggio domestico che non è più solo un’iniziativa ma una pratica diffusa e consolidata. Nell’ambito del riciclaggio si può già contare su una rete impiantistica ampiamente adeguata a soddisfare il fabbisogno veneto e soprattutto sulle capacità dell’imprenditoria locale.

La Regione Veneto inoltre ha voluto essere d’esempio anche nei propri uffici deliberando, su proposta dell’assessorato all’ambiente, nel febbraio di quest’anno ’10 azioni ambientali per limitare l’uso della carta negli uffici regionali’ per contenere i costi della spesa pubblica e la produzione di rifiuti. Fra le regole del decalogo c’è il riutilizzo della carta già stampata, l’impostazione di fotocopiatori e stampanti di rete con la funzione fronte retro e l’impiego per documenti non ufficiali di un carattere a basso consumo.