Si allarga la rete degli sportelli mutui voluta dalla provincia di Vicenza

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Aperto quello di Schio. Rader: “un servizio vicino alla popolazione”

Taglio del nastro del nuovo Sportello Mutui Provinciale creato dal Comune di Schio, in collaborazione con la Provincia di Vicenza, in via Pasini 47.

Soddisfatto l’assessore provinciale Cristiano Sandonà: “è il terzo ufficio, dopo quelli di Vicenza e Bassano, che apriamo nel territorio. La sinergia con il comune di Schio al riguardo è davvero preziosa per tutti gli abitanti dell’Alto Vicentino. Questi sono sportelli sociali perché su una questione importante, come l’acquisto della casa, la Provincia interviene offrendo informazioni gratuite, asettiche, tarate proprio sulle esigenze e sulle tasche dei richiedenti. Non ci limitiamo a far da tramite fra cittadini, banche e notai, ma da un lato aiutiamo il richiedente a capire quale è il mutuo più adatto per lui cercando di fargli evitare decisioni che poi possono portare a drammi familiari; dall’altro calmieriamo non solo le proposte dei 14 istituti di credito che hanno sottoscritto la nostra convenzione, ma anche i costi che bisogna sostenere, rogiti e quant’altro, quando si passa dalla scelta alla sottoscrizione del contratto negli studi notarili”.

Dal gennaio 2009, data di apertura del servizio, sono stati 4.492 i colloqui svolti e 2.571 i mutui accesi. Per il 26% si tratta di cittadini dell’Alto Vicentino, il 77,35% riguarda l’acquisto (9,15% la ristrutturazione e 13,5% la costruzione). Primo contratto per il 94,5% dei richiedenti (il resto surroghe) a tasso variabile quasi per l’80%, l’importo complessivo dei mutui ammonta a 310 milioni di euro a fronte di 520 milioni di controvalore delle abitazioni. “Un grazie doveroso ai Consigli Notarili di Vicenza e Bassano che dopo il primo biennio hanno deciso di rinnovare l’accordo con la Provincia” dice l’assessore Sandonà.

Dalla sperimentazione alla strutturazione di un ufficio territoriale, l’assessore Daniela Rader spiega la scelta dell’amministrazione comunale di Schio: “ci siamo resi conto che si tratta di uno strumento importante per le nostre famiglie perché consente di poter accedere ad informazioni corrette, puntuali e concrete. Ed è un volano anche per l’economia: l’auspicio che le banche e gli istituti di credito, protagoniste attive di questa iniziativa, tornino ad avere il territorio come obiettivo della loro attività”.