Protestano gli artigiani. Solidarietà della Lega Nord
Pasticcio con i divieti di circolazione da parte delle amministrazioni comunali del Trentino con l’arrivo del freddo e con l’entrata in vigore dei blocchi per tutti i veicoli non ecologici. Quest’anno, il divieto di circolare è stato esteso anche ai veicoli Diesel Euro 2 privi di filtro antiparticolato. Peccato che tale divieto sia stato attuato a macchia di leopardo, con alcuni comuni che l’hanno adottato e altri no, con la conseguenza che chi deve viaggiare per lavoro deve dotarsi di una mappa con i divieti adottati dai vari comuni. Tra le amministrazioni locali in prima linea nella lotta all’inquinamento, quella di Trento, mentre la seconda città del Trentino, Rovereto (seguita da molte altre), ha scelto una via più morbida.
Tanto è bastato per scatenare i piccoli imprenditori che si muovono a bordo di veicoli vecchiotti ma non obsoleti spinti da motori Diesel Euro 2, rappresentati dal presidente dell’Associazione artigiani e piccole imprese del Trentino, Roberto De Laurentis, che ha chiesto al comune di Trento “di uniformarsi ad altri comuni trentini, togliendo il divieto di circolazione ai veicoli Euro 2 privi di filtro antiparticolato”. Per De Laurentis, “vietare la circolazione nei giorni feriali dalle ore 7 alle 10 e dalle 16 alle 19 impedisce di fatto agli artigiani di recarsi sui cantieri di lavoro con i loro mezzi, impedendo loro di lavorare. Non è giusto che Trento penalizzi chi lavora, a differenza di Rovereto e di altri comuni del Trentino”. De Laurentis sottolinea come “questo non è il momento in cui le imprese possano decidere di cambiare i loro mezzi a cuor leggero: per questo riteniamo che dare delle deroghe sarebbe la forma migliore di aiutare gli artigiani a lavorare”.
A dar man forte alle richieste degli artigiani è intervenuta la Lega Nord tramite il consigliere provinciale Giuseppe Filippin: “è imbarazzante verificare che a Rovereto, il sindaco Miorandi, peraltro coordinatore del tavolo dei comuni, ha varato il piano antismog che prevede il fermo dei Diesel euro 2 più aderente alle necessità dei cittadini, salvando i lavoratori ed in particolare gli artigiani. Una decisione sicuramente da seguire anche nel comune di Trento, in attesa che le condizioni economiche generali migliorino, perché l’obiettivo della riduzione dell’inquinamento non può confliggere con la necessità di reddito e di sostegno economico alle famiglie”. Inoltre, per Filippin “non è neppure possibile montare a posteriori filtri antiparticolato sui veicoli Diesel Euro 2, in quanto questi non sono omologati per i veicoli con massa inferiore alle 3,5 tonnellate, con la conseguenza per molti di dovere cambiare il loro veicolo, spendendo almeno 15.000 euro. Troppo in un momento come questo, dove già lavorare è una fortuna”. Filippin allarga il discorso della lotta allo smog ad un territorio più ampio di quello di un singolo comune: “agire a livello locale non comporta nessun effetto perdurante nel tempo, anche perché lo smog nelle nostre valli è spesso portato dalle correnti aeree dalle zone della pianura padana. Sarebbe quindi opportuno agire a livello di tutte le regioni del Nord per avere politiche ed azioni antismog comuni”.