Accesso al credito specifico per le donne in un nuovo pacchetto proposto da Confartigianato Udine
Se è vero che l’accesso al credito è più difficile per le donne imprenditrici, come ha dimostrato la ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato, ecco che il movimento Donne Impresa di Confartigianato Udine ha messo a punto un pacchetto che ha presentato nel corso dell’assemblea annuale di Donne Impresa e che sarà oggetto di una convenzione che sarà siglata entro la fine dell’anno con Confidimprese del Friuli Venezia Giulia con le Banche di credito cooperativo (Bcc) operanti sul territorio della regione. Secondo Michela Sclausero, presidente di Donne Imprese, “abbiamo messo a punto un pacchetto sul credito che prevede una garanzia di Confidimpresa pari al 75% delle somma prestata. Fino ad una soglia di 10.000 € il presito erogato dalle banche è garantito da Confidimpresa; oltre questa soglia e fino a 20.000 € la garanzia è personale del richiedente. L’accordo prevede tempi brevi nell’esame della pratica, e la sospensione fino a 6 mesi del pagamento delle rate del mutuo in caso di maternità e di malattie gravi del titolare o dei familiari”. Una risposta importante e qualificante per le donne imprenditrici del Friuli. Le proposte di Confidimprese e delle Banche cooperative sono state illustrate dal direttore dell’area di Udine di Confidimprese, Federico Paron e da Lorenzo Kasperkovitz, responsabile dell’area mercato della federazione Bcc del Friuli Venezia Giulia. Due realtà fortemente legate al territorio che vivono grazie e per il territorio: la prima gestita direttamente dagli artigiani, la secondo con una larga partecipazione artigiana nella base sociale.
All’assemblea del movimento di Donne Impresa, è intervenuto, per l’ultima volta nella sua qualità di presidente di Confartigianato Udine, anche Carlo Faleschini: “sono venuto qui per portavi il mio saluto ma, soprattutto, per il mio ringraziamento. Se Confartigianato Udine e fra le prime associazioni a livello nazionale ed esprime due presidenti nazionali (Edgarda Fiorini come presidente di Donna Impresa e lo stesso Faleschini presidente nazionale Inapa), significa che alta è la considerazione che si ha dei friulani ma anche che è ottimo il lavoro che è stato fatto”.
Venedo all’indagine stilata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Udine, Nicola Serio, che ha elaborato i dati, ha posto in evidenza come l’imprenditoria femminile risulti penalizzata dal sistema del credito nonostante denunci minori sofferenze: “il problema era sentito già alcuni anni fa e ora si è aggravato. Già nel 2009 il 18% degli imprenditori maschi denunciava difficoltà di accesso al credito, ma per le donne la percentuale era al 29%”. E ancora: “nel 2009 il 45% delle donne imprenditrici pagava commissioni bancarie più elevate dei maschi, percentuale salita al 54% nel 2011”. Lo stesso vale per gli interessi pagati alle banche. Nel 2009, il 35% delle imprese guidate da imprenditrici denunciava un forte aumento dei tassi di interesse a fronte del 25% dei maschi, percentuale salite per entrambi i generi, ma che si ferma al 30,6% degli intervistati maschi e sale al 45% delle femmine. Lo stesso vale per le garanzie che chiedono le banche: nel 2009 il 21% degli imprenditori denunciava la richiesta di maggiori garanzie mentre la percentuale delle donne era del 27%; percentuali che si sono livellate nel 2011: 24,1% per i maschi e 28% per le femmine. Tutto questo nonostante le imprese femminili denuncino livelli di indebitamento più bassi (nel 2011, il 27% dei maschi ha denunciato un livello di indebitamento medio alto, contro il 24% delle femmine).