Al convegno sulle cure palliative di Belluno, Bond ha illustrato i punti cardini della nuova normativa

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Dario Bond
Dario Bond

Dario BondLa regione Veneto, prima in Italia, ha legiferato sull’accesso alle cure anti dolore

“Con il nuovo piano socio-sanitario il sistema delle cure palliative sarà potenziato. Mi sento di rassicurare pazienti, operatori e volontari. Le voci di un ridimensionamento sono totalmente infondate”. L’affermazione è del capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, che ha partecipato al convegno “Dal dolore alla cura: una questione di civiltà” organizzato a Feltre (Belluno) dall’associazione Mano Amica con il supporto e la partecipazione di tante altre realtà del Veneto, tra cui “Curare a Casa – Vicenza”, l’ onlus del Baldo-Garda, l’associazione Cucchini e l’Avapo di Mestre. Tra i relatori presenti, oltre a Bond, anche il segretario regionale della sanità veneta Domenico Mantoan.

 

Davanti alla platea, il consigliere Bond ha illustrato i punti cardine della legge regionale veneta 7 del 2009, che lo ha visto tra i primi firmatari, norma che per prima in Italia ha introdotto un sistema innovativo di cure palliative, caratterizzato dall’umanità del rapporto con il paziente terminale. “Uno spirito che non è scalfito dal piano socio-sanitario del Veneto e che anzi sarà potenziato”, ha ribadito più volte il consigliere azzurro rassicurando di fatto le associazioni del territorio e i tanti operatori presenti.

Per Bond “l’impianto del piano socio-sanitario è valido, anche se dobbiamo rivedere l’introduzione dell’ambulatorio per le cure palliative. E’ un servizio importante, ma che non deve però diventare centrale. Il cuore delle cure palliative sta nell’assistenza domiciliare ritagliata su ogni singola esigenza”, sottolineando il ruolo fondamentale del volontariato nel quadro della cura e del sostegno ai malati terminali. “Il confronto costante con questi soggetti è imprescindibile”, ha puntualizzato il capogruppo del Pdl che ha ricordato come non solo il modello veneto di cure palliative sia all’avanguardia, ma anche efficiente e improntato a un contenimento dei costi: “il Veneto resta una regione che fa scuola. Alleviare il dolore e occuparsi dei malati terminali è una questione di civiltà”.