Le farmacie trentine si evolvono sempre più verso i servizi alla salute

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remunerazione delle farmacie

L’iniziativa presentata dall’Ordine dei farmacisti e dall’Associazione titolari di farmacie

Le farmacie trentine sono pronte ad ampliare il loro servizi e ad affiancare alla tradizionale erogazione di farmaci e presidi sanitari una serie di servizi utili ai cittadini, dalle analisi alle prestazioni infermieristiche, dalle prenotazioni alla partecipazione all’assistenza domiciliare.

Ciò è reso possibile da una delibera della Giunta provinciale di Trento, che ha recepito il decreto legislativo 153/2009, dove si prevede la progressiva evoluzione della farmacia territoriale verso il nuovo modello della “Farmacia dei servizi”.

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti del Trentino, Bruno Bizzaro, e il presidente dell’Associazione Titolari di Farmacia della provincia di Trento, Giuseppe Campagnola, esprimono soddisfazione per la decisione della Provincia, alla quale si è giunti dopo un lungo confronto, caratterizzato da una partecipata collaborazione,  tra Azienda sanitaria, Ordini dei Farmacisti e dei Medici, associazioni rappresentative delle farmacie pubbliche e private. “Naturalmente non tutte le novità entreranno in vigore dall’oggi al domani – chiariscono Bizzaro e Campagniola – ma la strada è stata aperta e ora un gruppo di lavoro studierà le modalità per introdurre progressivamente i nuovi servizi”.

Già oggi, molte farmacie offrono alcune prestazioni aggiuntive come il controllo della pressione, della glicemia o del colesterolo. Il prossimo passo sarà il coinvolgimento di farmacie, medici e Azienda sanitaria per la definizione di protocolli condivisi a garanzia di omogeneità. La raccolta dati sarà finalizzata anche alle politiche di prevenzione delle malattie cardiovascolari e per attuare programmi di educazione alla salute.

La novità forse più importante, per cui occorrerà un ulteriore approfondimento tecnico e un confronto con le organizzazioni dei medici e degli infermieri, riguarda le prestazioni infermieristiche. Da subito, le farmacie possono svolgere attività informativa mettendo a disposizione della clientela nominativi di infermieri o fisioterapisti disponibili per attività libero professionale a domicilio ma, in prospettiva, le stesse farmacie che lo vorranno potranno offrire, in locali appositi, prestazioni svolte in libera professione dall’infermiere o dal fisioterapista (medicazioni, cicli di iniezioni intramuscolo, e così via), con un tariffario omologato. In alternativa, potranno inviare gli infermieri o i fisioterapisti al domicilio del paziente per interventi più complessi.

 

Le farmacie sono sempre state un punto di informazione sanitaria, ma questo servizio sarà ampliato con la realizzazione di un canale multimediale, che trasmetterà filmati e informazioni in parte forniti dall’Azienda sanitaria, che in tal modo potrò raggiungere simultaneamente un notevole numero di persone con un’informazione capillare.

 

La recente delibera della Giunta prevede poi la partecipazione delle farmacie allo sviluppo del progetto di digitalizzazione dell’intero ciclo prescrittivo farmaceutico, con la progressiva sostituzione delle odierne ricette cartacee. Tra le altre novità, sarà predisposto un sistema di rilevamento in farmacia della tollerabilità e degli effetti avversi relativi ai farmaci innovativi o precedentemente riservati all’ambito ospedaliero e sarà attivato un monitoraggio dei pazienti fragili in politerapia cronica (ad esempio ipertesi, specialmente anziani).

 

Infine, la norma prevede che le farmacie, coordinandosi con i servizi cure domiciliari e con i medici di base, partecipino all’attività dell’assistenza domiciliare integrata attraverso incontri di formazione e la consegna domiciliare dei medicinali con modalità che consentano la gestione in sicurezza.