A Pordenone la moschea più grande del NordEst

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Piccin (Lega Nord): “primato triste e preoccupante”

Qual è la capitale del Nordest? Venezia? Trieste? Per i musulmani non ci sono più dubbi: Pordenone. Perché? Perché la moschea costruita in Comina (periferia della città) è, secondo quanto dichiarato dalla comunità islamica, la “più importante dopo Roma e Milano”. Questa la fotografia scattata dall’Imam Mohammed Ouatiq durante la visita di una delegazione cattolica in occasione della decima giornata ecumenica del dialogo cristiano – islamico.

L’Imam ha puntualizzato che la moschea (che lui definisce “centro culturale islamico”) riunisce mediamente 600-700 fedeli nel giorno della preghiera del venerdì, ma in occasione delle festività principali il numero schizza alle stelle, toccando quota 3.000 ed oltre. Per la sua posizione, la struttura e le dimensioni, la Moschea è ormai un punto di riferimento consolidato anche per i fedeli delle province di Treviso e Venezia. Di fatto, Pordenone è la capitale musulmana del NordEst. Tanto che, l’Imam Ouatiq rivendica un ruolo come “interlocutore per le istituzioni” e rimarca come “anche i nostri consumi sostengono la vostra economia”.

Mara Piccin

Se i musulmani gonfiano il petto e alzano la voce, la Lega Nord insorge.
Mara Piccin, consigliere regionale e capogruppo nel comune di Pordenone del Carroccio, parla di “primato triste e preoccupante”, esortando i cittadini a “svegliarsi” e incalza: “non ci rassicura affatto sapere che la nostra città ospita, in determinate occasioni, migliaia di fedeli musulmani da tutto il Triveneto. E l’amministrazione comunale perché tace? Perché stende un velo di omertà su un fenomeno così massiccio?”. Per Piccin “i cittadini, in buona fede, si sono lasciati abbagliare dalla definizione di ‘centro culturale islamico’ dietro cui si era nascosta la precedente amministrazione. Oggi, si ritrovano in città la principale moschea del NordEst. L’amministrazione comunale precedente, di cui l’attuale è la naturale evoluzione, ha spalancato le porte della città all’islam calpestando la nostra identità culturale e religiosa. Fuori il crocifisso, dentro la mezza luna”.

Secondo la capogruppo del Carroccio “sono 10 anni che il comune di Pordenone strizza l’occhio all’Islam, e la Moschea è solo l’inizio. Alla fine della scorsa legislatura, è stata approvata una variante urbanistica che autorizza la costruzione di ‘attrezzature e i servizi per il culto a libera localizzazione nelle zone D ed H nel rispetto della relative norme di zone ad esclusione dei parcheggi’. Questo significa che, dopo la moschea, potrebbe arrivare anche un grande minareto. E Pordenone sarebbe sempre più vicina a la Mecca”.