Regione Veneto: iniziata la discussione sul bilancio: l’assessore Ciambetti presenta manovra di assestamento

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Roberto CiambettiAmmonta a 130 milioni di euro la manovra compensativa di assestamento del bilancio 2011 della regione Veneto presentata oggi dall’assessore Roberto Ciambetti alle commissioni consiliari nell’aula di palazzo Ferro-Fini. Una manovra ‘pesante’ rispetto agli anni precedenti (nel 2009 furono ‘assestati’ una trentina di milioni, lo scorso anno 48, ndr), dettata dall’esigenza di dare copertura a 30 milioni di euro di mancati trasferimenti da parte dello Stato (13 erano attesi per l’ammortamento dei mutui contratti per l’acquisto di mezzi per il trasporto pubblico locale e 17 dal fondo nazionale per gli interventi sociali) e di far fronte a nuove voci di spesa, prima tra tutte – ha spiegato Ciambetti – quella non prevista a inizio anno degli “ammortamenti non sterilizzati in sanità”, per dare copertura agli oneri dei project financing e dei contratti di leasing stipulati per realizzare nuove strutture sanitarie, che complessivamente ammontano a 1,3 miliardi di euro. Alla rata 2011 di ammortamento di 41,5 milioni di euro (che salirà a 60 milioni nel 2012 per proseguire poi, negli anni successivi, al ritmo di 40 milioni di euro l’anno) si aggiungono altri 12 milioni di euro per investimenti nel settore sanitario che la Regione – secondo quanto detto dall’assessore – accantona per evitare ulteriori onerosi ammortamenti in sanità.

Altra significativa variazione di spesa riguarda il trasporto pubblico locale: la manovra compensativa prevede di stanziare 13 milioni di euro in più per i servizi su gomma (che si aggiungono ai 13 milioni reperiti per supplire ai tagli statali) e 3 milioni per i servizi su rotaia, dirottati quasi tutti sulla linea Mestre-Adria gestita da Sistemi territoriali. Maggiori risorse anche per la protezione civile (4,2 milioni a saldo delle prestazioni straordinarie prestate in occasione dell’alluvione dello scorso anno), i servizi forestali (4 milioni di euro per coprire il costo dei contratti a tempo determinato scaduti o in scadenza), il settore primario (oltre 2 milioni di euro per coprire l’overbooking di fondi Por e Fesr), gli interventi di reinserimento nel mondo del lavoro dei dipendenti di aziende in crisi (1 milione), i centri di formazione professionale (3 milioni), il sistema commerciale dei centri storici (2,5 milioni), le fiere di promozione del turismo veneto (1,2 milioni), alcuni interventi già programmati di edilizia pubblica e nel settore dell’energia (i milione) e, infine, il fondo regionale di riserva, che sarà ‘ricapitalizzato’ con altri 2,5 milioni di euro per fronteggiare eventuali emergenze di fine anno.

Secondo quanto dichiarato da Ciambetti, “le maggiori risorse che andremo a ridistribuire derivano in gran parte dell’entrata straordinaria dei ricorsi Irap vinti o decaduti (88 milioni di euro) e dai risparmi sugli oneri dei mutui (altri 22 milioni), oltre ai 18 milioni di rimborsi Iva 2009 ottenuti dallo Stato”. La manovra autorizza inoltre la Regione a contrarre nuovi prestiti fino a un tetto massimo di un miliardo e 250 milioni di euro per far fronte a un disavanzo complessivo di due miliardi e 275 milioni di euro, determinato dal saldo finanziario negativo del 2010 (che si chiude con meno 977 milioni di euro) e da impegni di spesa pluriennali e vincolati pari a 1.447,5. Si tratta – come ha spiegato l’assessore – di risorse destinate alla salvaguardia di Venezia (335 milioni), all’istruzione e formazione (166 milioni), alla mobilità regionale (108 milioni) e alla tutela del territorio (77 milioni), tutte risorse già impegnate ma che per lungaggini burocratiche, contenziosi o altri impedimenti non sono ancora state spese.

La manovra di assestamento passa ora al vaglio delle commissioni consiliari di palazzo Ferro-Fini: lunedì 7 sarà all’esame delle commissioni Agricoltura e Ambiente, martedì 8 sarà la volta delle commissioni Urbanistica e Cultura e mercoledì 9 passerà all’esame della commissione Sanità e di quella per le Attività produttive. Giovedì 10 sarà sottoposta alle osservazioni delle parti sociali e delle categorie economiche per passare poi l’indomani, venerdì 11, all’esame conclusivo della commissione Bilancio, chiamata a esprimere il voto finale per l’aula. Da martedì 15 sarà all’ordine del giorno del Consiglio regionale.