E’ legge dello Stato lo “Statuto delle Imprese”

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Giuseppe SbalchieroSbalchiero (Confartigianato): “Sburocratizzazione, recupero dei crediti e sanzioni più dure per i ritardi nei pagamenti le disposizioni più attese”

Il Senato ha definitivamente approvato la legge circa lo “Statuto delle imprese”, con un voto all’unanimità. Un evento molto importante per il mondo della piccola e media impresa, specie in un momento critico come l’attuale. Il voto è stato salutato con favore dal presidente di Confartigianato Veneto, Giuseppe Sbalchiero: “in una fase politica ed economica delicatissima per il nostro Paese giunge dal Senato una notizia straordinaria per l’artigianato: lo Statuto delle Imprese, ovvero l’insieme di quelle disposizioni che recepiscono lo ‘Small Business Act’ europeo riconoscendo il ruolo economico e sociale delle micro e piccole imprese, è legge dello Stato. Il voto all’unanimità del Senato che giunge dopo solo due settimane da quello della Camera non può che farci piacere”.

“La nuova legge – spiega il presidente degli artigiani del Veneto – fissa una serie di principi di carattere generale come la progressiva riduzione degli oneri amministrativi e la trasparenza ed equità nell’accesso al credito. Ma quello che più ci interessa come imprese è il capitolo del testo in cui vengono definiti i rapporti con le istituzioni: in questo ambito sono inserite la delega per attuare la direttiva Ue sui tempi di pagamento nelle transazioni commerciali tra privati e con la Pubblica amministrazione e le norme in materia di appalti pubblici. Un toccasana per i nostri imprenditori – prosegue Sbalchiero – che sono i creditori messi peggio in Europa. Per incassare si attende in media 79 giorni se il pagatore è un privato, 96 se è un’altra impresa, e 180 giorni se si tratta della PA. Se tutto va bene, chiaramente, perché chi si rivolge a un tribunale potrà attendere fino a più di tre anni per far valere i suoi diritti”.

Per Sbalchiero “altrettanto fondamentale è il principio, anch’esso fissato dallo Statuto, della proporzionalità da rispettare, nell’introduzione di leggi e adempimenti, in base alla dimensione e al settore merceologico dell’impresa. Sono curioso di vedere quali saranno gli effetti di questa nuova norma in fase di attuazione del Sistri (il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti) che, oltre a non funzionare ancora a due anni dalla sua attivazione, è decisamente sproporzionato rispetto alla realtà dell’artigianato e della piccola imprese italiana”.

Soddisfazione pure dal fronte del Trentino, anche se grazie all’autonomia speciale la situazione è già molto migliore rispetto al resto del Paese. “Registro con favore l’approvazione definitiva di questa legge che va nel senso che attendeva da anni il mondo della piccola e media impresa” dice il presidente degli artigiani trentini, Roberto De Laurentis, sottolineando come “sul fronte dei pagamenti siamo già in linea con quanto stabilito dalla nuova norma (la Provincia paga a 30 giorni, i comuni un po’ più in là), mentre bisognerà vedere come si gestirà l’accesso al credito in considerazione della particolare struttura creditizia locale fatta in gran parte di banche cooperative e popolari. Anche per in tema di appalti siamo in un’isola felice e dovremo vedere come s’interfaccerà la normativa locale con la nuova legge dello Stato”.
De Laurentis si toglie un sassolino dalle scarpe: “la nuova norma costituisce un fatto di notevole importanza in tema di attenzione alla piccola impresa da parte dello Stato, quella che fa veramente rete territoriale, creando comunità e posti di lavoro stabili, mentre altre imprese puntano più alla finanza, desertificando i territori e mettendo sulla strada i lavoratori alla prima difficoltà”.