La Giunta provinciale di Bolzano ha dato il via libera alla realizzazione del parco eolico al Brennero, dopo che il progetto è stato ripresentato e ridimensionato a seguito delle contestazioni degli ambientalisti e degli enti locali: si costruirà solo sul territorio del Comune di Brennero e non più anche su quello di Fleres, riducendo il numero delle pale eoliche da quelle inizialmente previste di 22 a 19. Previsti pure un impianto radar, unico accesso e monitoraggio ambientale.
Alla base del nuovo progetto del parco eolico nella zona del Brennero, che ha avuto l’approvazione della Giunta provinciale, c’è un accordo tra le parti interessate: la cooperativa centrale elettrica di Fleres, infatti, ha ritirato il suo progetto che prevedeva 9 pale eoliche in cambio di una partecipazione all’interno della Wpp 1, la società composta da Leitwind (51%) e Azienda Energetica (49%) che ha progettato il parco eolico sul Sattelberg.
Tra le modifiche sostanziali del progetto ridimensionato, le più importanti riguardano l’interramento della linea elettrica, la riduzione da 22 a 19 delle pale del parco (eliminate le 3 più prossime alla zona di confine italo-austriaco), un monitoraggio ambientale costante. Per l’accesso al campo eolico sarà utilizzato un unico accesso (la strada militare che già porta in quota), mentre per il trasporto verrà impiegata una funivia che dovrà essere smantellata a conclusione dei lavori. Prevista anche l’installazione di impianti radar per monitorare il flusso degli uccelli e determinare quindi lo spegnimento delle pale nella fase di passaggio dei volatili.
Il sito Sattelberg è uno dei luoghi più ventosi di tutta Europa: secondo il presidente della provincia di Bolzano, Luis Durnwalder che ha autorizzato il progetto “la capacità di produzione dell’impianto eolico è stimata in 100 milioni di kwh l’anno, pari al fabbisogno energetico di tutta l’alta val d’Isarco. Se si aggiungono i 200 milioni di kwh già prodotti annualmente con il fotovoltaico, queste due forme di energia alternativa consentiranno di coprire il 10% del fabbisogno dell’intero Alto Adige con fonti rinnovabili”. (ANSA).