La regione Friuli Venezia Giulia avvia l’unificazione degli attuali 5 Ater

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Gaetano ValentiLa riduzione dei costi di funzionamento della pubblica amministrazione passa anche attraverso la riorganizzazione degli enti funzionali. I Consiglio della regione Friuli Venezia Giulia, su proposta del presidente Renzo Tondo si è espresso favorevolmente all’avvio di un percorso che porti all’unificazione delle cinque odierne Aziende Territoriali dell’Edilizia Residenziale (ATER) presenti sul territorio regionale, fermo restando il mantenimento delle strutture presenti in ciascuna Provincia e dell’Alto Friuli. Le modalità di accorpamento delle ATER non possono prescindere dall’esigenza di continuare ad erogare uguali servizi a favore dei ceti meno abbienti nell’ottica di una diminuzione dei costi.

Il consigliere regionale del Pdl e presidente della I Commissione consiliare, Gaetano Valenti, è intervenuto sul tema dell’unificazione della ATER del Friuli Venezia Giulia, chiedendo un’attenta riflessione se sia meglio un’unica azienda o più opportuno mettere in rete i servizi delle attuali realtà: “gli alloggi di edilizia ‘sovvenzionata’ assegnati attraverso le graduatorie ed i cui canoni sono rapportati ai redditi, sono in Regione circa 30.000, su una popolazione di circa 1.200.000 abitanti, mentre nella provincia di Gorizia, con una popolazione di circa 140.000 abitanti, l’ATER gestisce circa 4.100 alloggi propri oltre a circa 500 di proprietà dei Comuni, ponendosi, come patrimonio gestito, subito alle spalle dell’ATER di Trieste e di Udine e sopravanzando quelle di Pordenone e dell’Alto Friuli”.

Secondo Valenti, “l’ATER di Gorizia, ad esempio, garantisce un servizio abitativo a circa 15.000 persone, pari all’11% della popolazione, contro circa il 7,5% medio regionale. È bene ricordare che l’Ente svolge un importante ruolo nel settore sociale (si stima in circa 13.000.000 di euro il risparmio per le famiglie rispetto un canone medio di 300 euro del libero mercato) e che attraverso le attività di nuove costruzioni e di ristrutturazione degli alloggi, svolge anche un importante ruolo nel sostegno dell’attività edilizia”.

Per l’esponente azzurro “è condivisibile l’esigenza di un intervento di razionalizzazione attraverso l’attivazione di sinergie tra le varie ATER nei settori della contrattualistica e di gestione del personale, nella gestione dei servizi informatici, nell’unificazione dell’impostazione dei bilanci, nell’uniformità dei criteri di formazione delle graduatorie e di assegnazione degli alloggi, nell’ unificazione delle procedure di determinazione dei canoni ed altro ancora, al fine di conseguire una doverosa omogeneità di comportamenti a livello regionale ed un conseguente contenimento delle spese gestionali, fermo restando però l’inevitabilità di una presenza diffusa sul territorio dovuta all’esigenza di costanti e stretti rapporti con l’utenza socialmente debole. Pertanto mi auguro che la razionalizzazione possa garantire qualità dei servizi erogati e minori costi per la collettività”.