A Udine la XVII edizione de “Friuli Doc”

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Dal 15 al 18 settembre il festival del vino tipicamente friuliano

Da domani, giovedì 15 settembre fino a domenica 18, le piazze e le strade del centro di Udine saranno il teatro del Friuli Doc, la principale rassegna enogastronomia delle tipicità agroalimentari della regione che, nell’edizione 2011 identifica il proprio centro tematico e conduttore nelle Terre dei Patriarchi.

L’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale – ERSA, in collaborazione con il Comune di Udine, concorre al successo della manifestazione organizzando eventi, degustazioni e spettacoli, in Piazza Matteotti, nota anche come Piazza San Giacomo per via dell’omonima chiesa che vi si affaccia. In quello che è uno dei salotti più amati dagli udinesi, ERSA presenta il panorama dei vini e dei prodotti agroalimentari della regione, raccolti sotto il marchio Tipicamente friulano. Un’attenzione particolare è rivolta alla relazione tra nonni e nipoti soprattutto quando è riferita a quell’arte del raccontare, così spesso propria dei nonni, il sapere rurale sul quale si fonda la civiltà del Friuli Venezia Giulia. E’ prerogativa delle nuove generazioni procedere nel percorso delineato dall’innovazione e la tecnologia, interpretando in chiave moderna le tradizioni e i saperi costruiti dall’esperienza degli agricoltori del passato. A rafforzare tale messaggio, nelle tre giornate in cui si articola Friuli Doc, è stato assegnato ampio spazio ai laboratori didattici, durante i quali è possibile conoscere come si giunge dall’uva al vino, dal latte ai prodotti della caseificazione, dalla lana delle pecore e delle capre al feltro. Friuli Doc è anche un laboratorio in cui si presenta la lavorazione della polenta, la produzione del gelato, la conservazione della frutta sottoforma di gelatine e confetture e quella degli ortaggi sott’olio e sott’aceto. Tutti saperi di cui spesso non si conosce o si è perduto il grande valore culturale e alimentare. La giornata di sabato 17 settembre sarà dedicata ai nonni che, in compagnia dei loro nipoti di età inferiore ai 12 anni, potranno pranzare insieme a prezzo agevolato e così avere l’occasione per rivivere alcuni tratti della civiltà contadina a cui ciascuno di noi è legato.

L’area dedicata alla ristorazione propone alcuni piatti risultato dell’esplorazione e rivisitazione in chiave moderna di alcune tra le più rinomate ricette della tradizione friulana, raccolte in un grazioso ricettario distribuito contestualmente alla consumazione. Specifici momenti riservati all’avvicinamento delle famiglie al mondo rurale sono proposti dagli operatori delle fattorie didattiche regionali, mentre un ciclo di appuntamenti specificatamente dedicati ai bambini includono diversi spettacoli di intrattenimento e la realizzazione guidata di dolci e biscotti.

Pietro FontaniniPensati infine per i grandi sono gli spazi dedicati alle degustazioni guidate dei vini del Friuli Venezia Giulia e dei prodotti dell’agroalimentare regionale che è poi possibile ri-assaggiare ed acquistare nella vasta enoteca allestita in Piazza Matteotti come anche nello spazio specifico dedicato ai Consorzi e alle Associazioni dell’agroalimentare Tipicamente friulano. L’allestimento dell’Enoteca nasce dalla collaborazione tra i Consorzi di tutela delle zone Doc della regione e la Delegazione del Friuli Venezia Giulia dell’Associazione Italiana Sommelieres (AIS) che hanno lavorato insieme per proporre una selezione delle migliori etichette prodotte in regione, tra cui anche i finalisti al Friulano & friends, la selezione organizzata da Ersa destinata a proclamare il miglior Friulano ogni anno abbinato ad un vino tradizionalmente ottenuti in Friuli Venezia Giulia e che quest’anno è stato identificato con il Pinot grigio.

“Un’occasione unica per conoscere da vicino i migliori prodotti enogastronomici della Regione” afferma l’assessore regionale all’agricoltura, Claudio Violino, secondo cui “è compito di tutti difendere la nostra tipicità e biodiversità, per consegnare alle generazioni future la grande varietà di prodotti che caratterizza questa terra”. Un evento che negli ultimi anni è diventato anche un formidabile motore turistico: per il presidente della provincia di Udine, Pietro Fontanini, “Friuli terra dei patriarchi è un progetto della provincia di Udine che ripercorre le città che hanno visto la presenza del Patriarca, da Aquilea a Cividale, l’abbazia di Corno di Rosazzo, poi la stessa Udine e Marano Lagunare nella bassa friulana. Questo appuntamento significa molto per noi perché negli anni Friuli Doc è diventato un evento fondamentale della tarda estate friulana, che rappresenta il meglio della tipicità locale”.