In Friuli Venezia Giulia, il Consiglio approva incentivi regionali all’acquisto di veicoli nuovi a basso impatto ambientale
La regione Friuli Venezia Giulia ha deliberato l’erogazione di contributi per l’acquisto di un’automobile nuova a basso impatto ambientale, elettrica, ibrida o con emissioni fino a 140 g CO2. Ispiratore dell’iniziativa è stato il consigliere Roberto Asquini (gruppo misto) che ha inserito il provvedimento caldeggiato pure dalla Confcommercio regionale in un maxiemendamento della maggioranza alla legge finanziaria regionale.
“Sono previste due fasce d’intervento, di 1.000 e 2.000 euro, rispettivamente per l’acquisto di automobili con emissioni inquinanti fino a 140 g CO2 o per le auto elettriche o ibride” dice Asquini, che sottolinea come “il contributo per le auto a basse emissioni è valido fino alla fine del 2011 ed è utilizzabile per le famiglie che non abbiano un reddito superiore a 25.000 euro per componente (una famiglia di tre persone il tetto è di 75.000 euro), mentre il contributo per le auto elettriche o ibride rimarrà in vigore anche nel 2012, senza applicazione di alcun tetto di reddito”.
Per evitare ripercussioni negative sul mondo dell’auto, non è necessario attendere l’emanazione del regolamento d’attuazione della legge che avverrà nei prossimi giorni: secondo Asquini “ chi vuole acquistare un’auto nuova lo può fare fin d’ora, senza alcun rischio di perdere il contributo regionale. Le domande andranno rivolte alle Camere di commercio territorialmente competenti”. Anche per i fondi non ci saranno problemi, perché in bilancio sono stati stanziati risorse sufficienti a soddisfare tutta la domanda potenziale. Soddisfatta la Confcommercio che raggruppa la maggioranza delle concessionarie: per Giorgio Sina, presidente del gruppo Auto, Moto e Ricambi di Confcommercio Udine “si tratta di una misura molto utile per dare ossigeno ad un settore in difficoltà ad un comparto che occupa 4.000 persone in provincia, che avrà benefici anche sul fatturato di una categoria da 500 milioni di euro di fatturato, oggi in forte sofferenza per i consumi fortemente rallentati per la crisi economica”, oltre che per le politiche schizofreniche impiegate nel settore automotive dal governo Berlusconi. Secondo Sina “questo provvedimento sarà a costo zero per la Regione, in quanto l’erario locale si gioverà del maggiore gettito Iva, oltre a migliorare l’ambiente con l’introduzione di veicoli a basso impatto ambientale in sostituzione di veicoli più vecchi e più inquinanti e la sicurezza stradale e dei viaggiatori con veicoli intrinsecamente più sicuri”. Dopo il Friuli, sarebbe auspicabile che tale intervento venisse seguito anche da altre regioni del NordEst, ad iniziare da quelle più ricche, come il Trentino Alto Adige.